Nella gestione e trattamento del glaucoma Gamma Medica basa la sua filosofia su tre principi fondamentali:
- La diagnosi precoce
- La compliance del paziente
- La mini invasività dei trattamenti
Diagnosi precoce del glaucoma
Il Centro Gamma Medica possiede la tecnologia più avanzata ed innovativa per la diagnosi precoce del glaucoma:
- Perimetria computerizzata convenzionale con analisi specifiche per la diagnosi precoce e la progressione
- Analisi computerizzata del disco ottico
- Tonometria differenziata per pazienti con variazioni di spessore corneale
- Studio del flusso ematico oculare
- Esame OCT tridimensionale del disco ottico
Chi è a rischio glaucoma?
È importante identificare il rischio relativo per lo sviluppo del glaucoma ed effettuare una diagnosi della malattia prima che intervengano danni funzionali.
È fondamentale verificare con precisione la stabilità clinica e l’ efficacia della terapia.
Il glaucoma può insorgere in qualunque persona.
Alcuni individui presentano, comunque, un rischio più elevato:
- i soggetti di razza nera, al di sopra dei 40 anni;
- tutte le persone che hanno superato i 60 anni, in quanto il glaucoma, pur potendo insorgere anche nell’età giovanile, è più comune in questa fascia d’età;
- gli individui con una familiarità per glaucoma. La presenza di parenti affetti da glaucoma aumenta il rischio di essere soggetti a questa patologia. I meccanismi che regolano l’ereditarietà del glaucoma sono tuttavia ancora in fase di studio.
- Pazienti con pregresso trauma oculare
- Pazienti con fattori di rischio generici (fumo, ipertensione, diabete)
Quali sono le forme di glaucoma e come vengono trattate?
Il glaucoma ad angolo aperto è la forma più comune. Alcuni pazienti hanno altri tipi di malattia.
Nel glaucoma a bassa tensione o nel glaucoma a tensione normale, il danno al nervo ottico si verifica nelle persone con pressione oculare normale. L’abbassamento della pressione oculare di almeno il 30 per cento con i propri farmaci rallenta la malattia in molti pazienti. Il glaucoma può, comunque, peggiorare in alcuni pazienti nonostante il miglioramento del tono oculare. Un’anamnesi approfondita è importante per identificare altri potenziali fattori di rischio, come la pressione sanguigna bassa, che contribuisce al glaucoma a bassa tensione. Se non vengono identificati fattori di rischio, le opzioni di trattamento per il glaucoma a bassa tensione sono gli stessi del glaucoma ad angolo aperto.
Nel glaucoma ad angolo chiuso, l’umore acqueo nella parte anteriore dell’occhio non può defluire dal bulbo oculare. I pazienti con questo tipo di glaucoma possono avere un improvviso aumento della pressione oculare. Si presentano sintomi come dolore e nausea, arrossamento degli occhi e visione offuscata. Se sono presenti questi sintomi, è necessario consultare immediatamente un oculista. Questa è un’emergenza medica. Se il medico non è disponibile, andare al più vicino ospedale o in clinica. Senza un trattamento per ripristinare il flusso dell’umore acqueo, si può perdere la vista. Di solito, il trattamento laser e i farmaci possono eliminare il blocco di deflusso, migliorare la pressione oculare, e proteggere la visione.
Nel glaucoma congenito, i bambini nascono con un difetto l’angolo dell’occhio che rallenta il normale drenaggio dell’umore acqueo . Questi bambini di solito hanno sintomi evidenti, come gli occhi più grandi, sensibilità alla luce e lacrimazione eccessiva. La chirurgia tradizionale è in genere il trattamento principale, perché i farmaci non sono efficaci e possono causare effetti indesiderati che nei neonati sono più gravi e difficili da gestire. La chirurgia è abbastanza efficace anche se spesso si tratta di casi molto complessi. Se l’intervento chirurgico viene effettuato tempestivamente, questi bambini possono avere buone possibilità di una discreta visione.
Cure per il glaucoma
Una volta diagnosticato il glaucoma, il paziente deve curarsi per tutta la vita, sottoponendosi a frequenti controlli.
Esistono varie terapie:
- terapia medica: quasi sempre topica, cioè instillazione di uno o più colliri, in modo regolare, senza sospensioni.
- laserterapia
- terapia chirurgica
Tutti i trattamenti presentano sia vantaggi che inconvenienti.
E’ compito dell’oftalmologo stabilire caso per caso la terapia da eseguire, dopo averne discusso con il paziente.
Terapia medica del glaucoma
Si tratta di farmaci prescritti in forma di colliri o compresse. Tutti questi farmaci abbassano la pressione oculare incrementando il drenaggio dei liquidi intraoculari.
I farmaci per il glaucoma devono essere assunti regolarmente come indicato dallo specialista. La maggior parte dei pazienti non ha problemi, tuttavia alcuni farmaci possono causare effetti collaterali. Ad esempio, i colliri possono determinare prurito, bruciore , arrossamento agli occhi fino a vere e proprie allergie.Vista la notevole disponibilità di farmaci per il trattamento medico del glaucoma, in caso di effetti collaterali indesiderati o tossici la terapia può essere modificata dall’oculista utilizzando dosi differenti o altri farmaci.
Poiché il glaucoma spesso non ha sintomi, i pazienti potrebbero essere tentati di interrompere l’assunzione, o dimenticare di effettuare la terapia. È necessario utilizzare le gocce o le compresse come da prescrizione e controllare regolarmente la pressione oculare.
Terapia laser del glaucoma
In casi particolari sono possibili i trattamenti laser per il glaucoma ad angolo stretto (iridotomia YAG LASER , gonioplastica), ad angolo aperto ( Argon Laser Trabeculoplastica ALT, Llaser Trabeculoplastica Selettiva SLT) e per il glaucoma refrattario alla terapia (ciclofotocoagulazione).
Argon laser trabeculoplastica (ALT) è utilizzata per il trattamento del glaucoma ad angolo aperto da circa 20 anni. Può diminuire la pressione intraoculare senza complicanze di rilievo ma i risultati non sono stabili nel tempo. Il meccanismo d’azione si basa sull’energia termica del laser . Nel 1998 è stata introdotta la trabeculoplastica laser selettiva (SLT), si tratta di un laser non termico utilizzato per ottenere risultati simili alla Argon Laser Trabeculoplastica (ALT) senza causare danni visibili alle strutture dell’occhio. Selezionando opportunamente i pazienti il tono oculare può essere ridotto del 25-30% circa 1 anno dopo il trattamento. Tuttavia anche questa tecnologia non mostra stabilità ed efficacia nel tempo.
Il successo della laserterapia per il glaucoma può essere ritardato fino a 6 settimane dopo la procedura. I pazienti sono istruiti a utilizzare un collirio a base di corticosteroidi topici , 4 volte al giorno per 7 giorni dopo la procedura, insieme a tutti i farmaci utilizzati per il glaucoma. Il controllo viene eseguito ogni settimana dopo la procedura laser per circa un mese.
Intervento per il glaucoma
Quando la terapia medica non è più in grado di ridurre la pressione intraoculare ad un livello soddisfacente ed il trattamento laser è inefficace, si ricorre all’intervento chirurgico. L’obiettivo consiste nell’ottenere una normalizzazione duratura della pressione intraoculare, in modo da preservare la massima estensione possibile del campo visivo.
Presso il Centro Gamma medica è possibile eseguire le tecniche chirurgiche classiche tradizionali (trabeculectomia ab externo) e le più innovative e sicure tecniche non perforanti (sclerectomia profonda con impianti, viscocanalostomia, canaloplastica).
A queste si associano le metodiche di impianti drenanti Ex-Press, I-stent e valvole nonché tecniche per la gestione combinata di cataratta e glaucoma.
L’esperienza maturata nel corso di 30 anni di attività ed una casistica chirurgica corredata di centinaia di interventi eseguiti con tutte le tecniche, permette di garantire una personalizzazione dell’intervento finalizzata ad un risultato ottimale, in considerazione del principio che la chirurgia del glaucoma è particolarmente complessa sia nella fase chirurgica che nella fase postoperatoria.
L’intervento per il glaucoma viene eseguita in regime ambulatoriale (senza ricovero) in anestesia locale. Il paziente può tornare a casa subito dopo l’intervento. I controlli postoperatori vengono eseguiti fin dal primo giorno e sono essenziali per la buona riuscita dell’intervento, in quanto consentono al chirurgo di controllare se la pressione intraoculare ha raggiunto il valore desiderato e, qualora sia troppo bassa o alta, adottare i provvedimenti del caso.
Per circa un mese dopo l’intervento il paziente deve instillare alcuni colliri, necessari per ridurre l’infiammazione e per prevenire le infezioni.
Prima dello sviluppo della trabeculectomia, i metodi chirurgici disponibili per diminuire la pressione intraoculare (IOP) avevano un alto tasso di complicazioni gravi come ipotono oculare, camera anteriore piatta e endoftalmite. Pertanto, nel tentativo di migliorare la sicurezza dell’intervento di riduzione della pressione intraoculare è stata sviluppata la procedura di filtrazione protetta. Cairns è stato il primo a riferire i successi della trabeculectomia nel 1968. La trabeculectomia secondo Cairns , con alcuni miglioramenti e modifiche delle varie fasi chirurgiche, è ancora oggi l’intervento più valido. La trabeculectomia comporta la creazione di una fistola per collegare la camera anteriore e lo spazio sottocongiuntivale. Questa procedura fornisce un metodo alternativo di filtrazione dell’umore acqueo quando il percorso naturale attraverso il deflusso trabecolare è bloccato o mal funzionante come in caso di glaucoma. L’obiettivo è quello di creare la giusta quantità di flusso senza causare un eccesso di filtrazione. Il suo successo si basa sulla continua pervietà della fistola e la capacità continua della bozza creata dalla filtrazione di riassorbire l’umore acqueo. Il successo della procedura non è dovuto esclusivamente alla tecnica chirurgica, ma anche alla capacità di modulare l’intervento caso per caso e nella terapia postoperatoria per controllare la guarigione della ferita.
Minitrabeculectomia
Da circa 10 anni viene utilizzata una variante chirurgica personale della tecnica filtrante classica: la minitrabeculectomia. Si tratta di una tecnica mininvasiva che, eseguita in anestesia locale, che permette con un decorso postoperatorio molto più rapido di ottenere risultati analoghi a tecniche più aggressive. Questa tecnica, inoltre, può essere associata con maggiori possibilità di successo all’intervento di facoemulsificazione per la chirurgia della cataratta nell’intervento combinato di cataratta e glaucoma.
L’intervento – 20 minuti Ambulatoriale
Successo a lungo termine
I naturali processi di cicatrizzazione giocano un ruolo importante nel successo a lungo termine della trabeculectomia. La risposta dell’organismo a un intervento chirurgico consiste nel creare una cicatrice nella sede della ferita e ogni individuo cicatrizza in maniera differente Questo processo avviene anche dopo una trabeculectomia e fa parte del normale processo di guarigione. Tuttavia, se la cicatrizzazione si realizza in maniera eccessiva, si può assistere alla chiusura della via di deflusso creata dal chirurgo, il che rende vano l’intervento. In tal caso la pressione intraoculare ricomincia a salire e si rende nuovamente necessaria la terapia medica e talora quella chirurgica.
Nella sala conferenze del Centro, vengono organizzati periodicamente oltre ai Corsi di aggiornamento per medici, incontri informativi per i pazienti glaucomatosi finalizzati alla conoscenza della malattia, alla gestione della terapia medica, della eventuale laserterapia o delle procedure chirurgiche necessarie.