Anelli intrastromali corneali per la cura del cheratocono

L’impianto di anelli intrastromali viene utilizzato in caso di cheratocono. Ha l’obiettivo di mantenere intatta la struttura corneale, con il vantaggio di essere reversibile, è però applicabile solo nelle forme meno gravi di cheratocono, quando forma e trasparenza della cornea non sono compromesse.

L’intervento per l’impianto di anelli intrastromali

Intacs™ o Ferrara Ring™ è il prodotto utilizzato per l’impianto chirurgico ed è costituito da uno o due segmenti semilunari, di materiale plastico trasparente, progettato per modificare la conformazione della cornea.

Il PMMA offre a tale proposito ottime garanzie di tollerabilità biologica, dato che da oltre mezzo secolo viene impiantato all’interno dell’occhio sotto forma di lenti intraoculari (IOL) nei pazienti operati di cataratta. I segmenti correttivi del cheratocono in molti casi hanno spessore asimmetrico, varia in funzione del grado di deformazione conica della cornea. Quando il valore di miopia o astigmatismo associato è modesto, il segmento inferiore può restare l’unico impiantato.

L’impianto dei segmenti di Ferrara è indicato in caso di patologie degenerative della cornea, in caso di precedenti operazioni di chirurgia corneale (cheratotomia radiale, PRK, LASIK, cheratomileusi, trapianto lamellare o a tutto spessore) che hanno avuto risultati refrattivi insoddisfacenti, e quando si ritiene controindicato l’utilizzo di correzione con metodiche più convenzionali.

L’impianto di anelli intrastromali viene riservato ad occhi in cui non si vuole o non si può intraprendere la strada del trapianto di cornea (cheratoplastica perforante), offrendo un’opzione semplice, poco rischiosa, aggiustabile e potenzialmente reversibile ad occhi senza molte alternative.

Come si svolge l’intervento

L’anestesia è del tipo superficiale (topica) con la sola instillazione di gocce anestetiche e una lieve sedazione con ansiolitici (10 gocce di Valium). L’intervento ha una durata di circa 10 minuti ed è completamente indolore, infine l’applicazione di una lente a contatto dopo l’intervento permette di tornare a casa senza bendaggi. È effettuabile in entrambi gli occhi in maniera immediatamente consecutiva.

Potrebbe essere applicato un punto di sutura sull’incisione principale, in tal caso il punto viene rimosso ambulatoriamente dopo 1-2 settimane.

Prepararsi all’intervento

Per un certo periodo non si devono usare le lenti a contatto:

  • Le rigide, semirigide o gas permeabili non devono essere indossate per almeno 2 settimane, talvolta più di 1 mese prima del trattamento, a seconda del giudizio del medico oculista.
  • Le morbide tradizionali o monouso non possono essere usate da 7 a 15 giorni prima del trattamento, a giudizio del medico oculista.
  • 2 giorni prima dell’intervento dovrà cominciare ad instillare il collirio LEVODROP ogni 3 ore.

Occorre procurarsi e portare con sé il giorno dell’intervento:

  • 1 confezione di ALFA FLOR collirio;
  • 1 confezione di HYALISTIL collirio monodose;
  • 1 confezione di OFTACILOX collirio;
  • un paio di occhiali da sole.

Il giorno dell’intervento

  • Non ci sono restrizioni per cibi, bevande o farmaci prima della procedura; tuttavia, dovrebbero essere evitati, l’alcool o i medicinali che provocano sonnolenza (ansiolitici, antistaminici, antibiotici…).
  • Si consiglia di indossare abiti comodi e di non truccare gli occhi.

Circa mezz’ora dopo la fine dell’intervento, se non subentrano complicazioni, sarà possibile tornare a casa. È necessario un accompagnatore, poichè si sarà impossibilitati alla guida.

Dopo l’intervento

Dopo l’intervento bisogna seguire con la massima scrupolosità la terapia post-operatoria fornita dal medico oculista. Occorre programmare circa tre giorni di riposo dopo l’intervento, anche se spesso il disagio post-operatorio è molto ridotto.

Il ritorno ad uno stile di vita usuale è di norma rapido, ma si possono verificare situazioni in cui la ridotta capacità visiva si protrae, non consentendo l’effettuazione ottimale di compiti visivi impegnativi, come ad esempio la guida di automobili e/o l’uso del videoterminale, anche per periodi di settimane, talora mesi. Per prudenza, occorre tener conto di tale evenienza, evitando impegni importanti (firma di contratti, consegna di lavori, esami universitari fondamentali, scadenze tassative…) nel corso dei tre mesi successivi alla chirurgia.

Benefici dell’impianto di anelli intrastromali

Lo scopo dell’intervento è di regolarizzare le porzioni centrali della cornea, corrispondenti alla pupilla, riducendo al massimo la deformazione e l’irregolarità della cornea indotta dai processi patologici di assottigliamento e sfiancamento (nel caso del cheratocono) oppure dai traumi, anche chirurgici. L’obiettivo è di consentire un miglioramento qualitativo e quantitativo sia della visione a occhio nudo che di quella corretta con occhiale o lente a contatto morbida, non certo di assicurare di “togliere gli occhiali”. È invece frequente il miglioramento della tollerabilità alla correzione a contatto, ad esempio con una lente morbida anzi che rigida.

Reversibilità della procedura

Se l’impianto di ICR™ non dovesse ottenere un risultato soddisfacente, è in genere possibile:

  • La rimozione di uno o di ambedue i segmenti;
  • La loro sostituzione con altri di differente prescrizione;
  • Il ricorso ad una procedura alternativa, compresa la nuova applicazione della lente a contatto.

In questi casi, sarà il chirurgo a valutare, nel pieno rispetto del rapporto rischi / benefici, l’opportunità di ricorrere a tali opzioni.

I segmenti possono essere rimossi dall’occhio con la chirurgia, tuttavia non vi è garanzia assoluta che la rimozione ristabilisca la visione precedente alla chirurgia o elimini i disturbi causati dall’intervento.

Effetti collaterali dell’impianto di anelli intrastromali

La tecnica non é applicabile nelle forme gravi di cheratocono, i candidati devono possedere requisiti minimi di acuità visiva corretta con occhiale o lente a contatto (almeno 2/10) e uno spessore corneale nelle sedi di collocazione dei segmenti non inferiore a 400 micron.

A seguito dell’intervento si potranno avere:

  • Sensazioni di abbagliamento,
  • sensibilità alla luce,
  • percezione di aloni e/o scintillii attorno alle sorgenti luminose chepossono disturbare la visione.

Queste problematiche  possono limitare la capacità di guida notturna di autoveicoli, di solito sono più pronunciate nel primo periodo post-operatorio e si risolvono nei primi 3-6 mesi, ma possono persistere anche più a lungo.

Inoltre si potranno avvertire cambiamenti della visione nel lungo termine, i risultati ottenuti dalla chirurgia possono modificarsi con il passare del tempo, con diminuzione dell’effetto correttivo raggiunto e peggioramento della qualità della visione. È possibile che l’impianto provochi il peggioramento dell’astigmatismo o della forma irregolare della cornea, problematiche non correggibili con l’uso degli occhiali.

È possibile richiedere un appuntamento con il dottor Garzione
presso una delle nostre sedi ai seguenti contatti:

Sede di Roma

+39 06 3728555

Sede di Salerno

+39 0974.62397