Cosa si intende per deviazione del setto nasale?
Si tratta di una malformazione congenita o acquisita della parte mediana del naso definita setto nasale. Può trattarsi di una deviazione destro o sinistro convessa associata in qualche caso a ipertrofia dei turbinati strutture mucose con uno scheletro cartilagineo che fanno parte delle cavità nasali.
Quali sono i sintomi?
Disturbi della respirazione e del sonno, mal di testa, riniti e sinusiti, disturbi dell’orecchio. I sintomi, possono nel tempo, determinare modifiche della conformazione esterna e dell’estetica del naso.
A quale età si può operare?
Vista la presenza di questi disturbi funzionali l’intervento può essere anticipato anche a 16 anni se sono presenti sintomi che rendono necessario l’intervento. Spesso il sintomo più insopportabile è la respirazione con la bocca determinato anche da un aumento di grandezza dei turbinati che tendono a compensare le modifiche patologiche dei volumi del naso.
Di che tipo di intervento si tratta?
Si tratta di rimodellare la parte centrale e mediana del naso anche se spesso viene associata sia la rinoplastica classica che la riduzione della ipertrofia compensatoria dei turbinati con tecniche che utilizzano la radiofrequenza.
Sono sempre più frequenti gli interventi di rino-settoplastica secondari a traumi facciali con interessamento di altri distretti quali orbite e vie lacrimali.
Va precisato che le varie opzioni chirurgiche o modifiche personali alle tecniche vengono valutate preventivamente e adattate in modo ragionato ad ogni singolo caso.
Quali gli esami preliminari?
Gli stessi esami necessari per la rinoplastica soprattutto l’endoscopia nasale e la Tomografia Assiale Computerizzata che permette di studiare e definire elettivamente le strutture ossee.
Quale anestesia viene utilizzata?
L’intervento può essere eseguito anche in anestesia locale con sedazione vigile ma nei casi più complessi è preferibile l’anestesia generale.
Qual è il decorso postoperatorio?
Il periodo postoperatorio, le medicazioni ed i controlli sono analoghi alla rinoplastica con sequele frequenti quali lacrimazione, gonfiore delle orbite, e mal di testa (cealea) che generalmente sono accentuate alla presenza del tamponamento nasale e che scompaiono nel corso di due settimane.
Tra le conseguenze meno frequenti ma possibili ci sono emorragie nasali trattabili con un nuovo tamponamento, dolore dell’arcata dentaria superiore, aderenze cicatriziali tra il setto e le pareti laterali del naso che ostacolano la respirazione (si possono rimuovere con un re intervento in anestesia locale e con un nuovo tamponamento).