Cellule staminali

LE CELLULE STAMINALI: A CHE PUNTO SIAMO?

COSA SONO LE CELLULE STAMINALI

Le  staminali sono cellule ancora indifferenziate che possono costituire diversi   organi o tessuti. La scienza medica le sta utilizzando in modo sempre più massiccio per curare patologie e ricostruire tessuti. Vengono distinte in:

CELLULE STAMINALI EMBRIONALI

fisiologicamente sono rappresentate dall’ovocellula fecondata e dalle cellule derivate dalle sue successive duplicazioni nei primi giorni della vita embrionale. Col susseguirsi delle duplicazioni le cellule figlie vanno incontro ad una progressiva riduzione della potenzialità di  differenziazione dando origine a:
– cellule totipotenti, in grado  di produrre qualsiasi tipo di cellula matura e di tessuto;
– cellule pluripotenti, capaci di produrre molti tipi diversi di cellule mature e di tessuti, ma non tutti. Danno origine alle  staminali adulte.

CELLULE STAMINALI ADULTE possono essere:

– cellule  multipotenti, la loro capacità di  differenziazione  è ulteriormente diminuita e danno origine alle diverse cellule mature di uno specifico tessuto (per es. le c.s. emopoietiche che producono i globuli rossi, bianchi e piastrine), o di diversi tessuti della stessa derivazione embrionale (per es. le c.s. mesenchimali);
– cellule unipotenti, possono dar luogo solo ad uno specifico tipo di cellula matura, es.: c.s. del limbo corneale

Queste cellule non specializzate rappresentano il fondamento della medicina rigenerativa per la cura delle malattie con elementi autologhi. Mediante  l’utilizzo delle cellule staminali si sono aperte nuove frontiere di medicina cellulare, considerata  il futuro nella cura delle malattie dell’occhio.      L’ oftalmologia, infatti,  è stata la prima branca medica  a beneficiare dalle cellule staminali per il trattamento di malattie destinate all’ intervento chirurgico o, purtroppo, non curabili.

Attualmente le  terapie basate sulle cellule staminali, anche se con risultati promettenti, sono ancora in fase di sperimentazione su animali. Un settore che in pochi anni ha avuto un grande sviluppo è quello legato alle cellule staminali derivate dal tessuto adiposo. Si tratta di cellule staminali multipotenti che possono differenziarsi in numerosi tessuti e, secondo  alcuni studi, anche in cellule nervose con notevoli vantaggi per la cura di molte malattie oculari. Il  tessuto adiposo è largamente disponibile ed  il suo utilizzo molto sviluppato in diverse procedure di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Recentemente alcuni studiosi sono riusciti a rigenerare il tessuto corneale da cellule staminali provenienti da tessuto adiposo nei topi. Solo a livello corneale, esistono   applicazioni cliniche delle staminali  sull’uomo  corredate da esperienze  significative e con un follow up rilevante.

APPLICAZIONI DELLE STAMINALI NEI DIVERSI DISTRETTI OCULARI

CORNEA,  LIMBUS E CONGIUNTIVA

La cornea, grazie alla sua trasparenza, è parte fondamentale per la fisiologia della visione. Questa funzione è garantita tra l’altro da una popolazione  di cellule staminali epiteliali che si trova nella periferia della cornea,il cosiddetto limbus;  queste cellule permettono il continuo rinnovamento dello strato superficiale epiteliale e il ricambio idrico e trofico dello stroma la struttura portante della cornea. La carenza delle cellule staminali limbari, parziale o completa, può essere  causata da lesioni meccaniche o chimiche, ustioni termiche o chimiche  e da malattie congenite come l’aniridia e sindrome di Stevens Johnson. Il trattamento di queste condizioni comporta la terapia del trapianto, ancora oggi  indaginoso e con protocolli diversi, ha varie possibilità di successo, ma,  in molti casi, il risultato anatomico non equivale al miglioramento visivo. Ulteriori studi di validazione e valutazione della qualità su questi tipi di cellule potrebbero fornire soluzioni terapeutiche per la ricostruzione della superficie oculare, e possono anche fornire approfondimenti sull’opportunità del loro uso per la ricostruzione dei tessuti al di là della superficie oculare. Per la ricostruzione delle parti superficiali dell’occhio attualmente viene utilizzata anche la membrana amniotica placentare, ricca di fattori di crescita, permette di curare  cicatrici, pemfigoidi oculari e complicanze dell’occhio secco.

Attualmente il trapianto di cellule staminali epiteliali limbari e congiuntivali  viene utilizzato con successo nella ricostruzione della superficie oculare umano

Per il cristallino  non ci sono ancora  programmi di ricerca in fase avanzata per l’utilizzo di cellule staminali, soprattutto per la gestione della cataratta.

TRABECOLATO SCLERO-CORNEALE,  IRIDE E CORPO CILIARE

Ci sono pochi programmi di ricerca sull’utilizzo delle cellule staminali nel trattamento del glaucoma. Solo qualche studio ha per oggetto l’invecchiamento del trabecolato sclero corneale associato alla degenerazione maculare senile. Anche per le malattie dell’iride e del corpo ciliare gli studi sulle applicazioni delle cellule staminali sono ancora solo teorici o in fase di studio su animali

RETINA

La maggior parte degli sforzi di ricerca sembra essere focalizzata sul fondo dell’occhio, in particolare sulle malattie dei fotorecettori e dell’epitelio pigmentato.

La retina rappresenta a struttura di collegamento tra gli stimoli visivi e l’ elaborazione delle immagini nel cervello.  Le malattie della retina per lo più provocano danni irreversibili al percorso visivo.  Diversi studi su modelli animali hanno dimostrato un certo successo con il trapianto dei fotorecettori e delle cellule dell’epitelio pigmentato retinico.  Il trapianto cellulare in  animali con degenerazione retinica ha dimostrato risultati obiettivi promettenti ma ancora poco chiari per quanto riguarda il miglioramento visivo e la stabilità dei risultati.

Ci sono molti studi clinici promettenti che hanno utilizzano cellule retiniche fetali in pazienti affetti da retinite pigmentosa e da degenerazione maculare legata all’età, ma  ancora non ci sono risultati definitivi su casistiche significative.

COROIDE E SCLERA

La coroide e la sclera sono rispettivamente la struttura circolatoria e la struttura fibro-connettivale dell’occhio. Sono  responsabili della stabilità metabolica e nutritiva di tutto il sistema oculare. L’utilizzo di cellule staminali per le patologie di questi apparati è molto studiato per poter risolvere diverse malattie e per fornire una più efficace risposta terapeutica alle patologie circolatorie dell’occhio o alla miopia degenerativa, tuttavia è ancora in fase di sperimentazione animale.