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Se il tubo di silicone si sposta cosa si deve fare?

Se il tubicino si disloca è utile fissarlo alle palpebre con un cerotto e chiamare il chirurgo prima possibile. Evitare di trazionarlo o tagliarlo.

Per la cataratta esiste anche un trattamento non chirurgico?

Al momento non esistono procedure mediche, l’unico modo è l’intervento chirurgico. Attualmente è possibile operare la cataratta con il femto-laser, procedura che viene comunque effettuata in sala operatoria, ma senza l’utilizzo del bisturi.

Quali sono i rischi per un intervento di cataratta?

Attualmente, l’intervento può essere eseguito con entrambe le modalità: facoemulsificazione o laser (femtolaser). Ambedue le tecniche sono molto avanzate. Naturalmente, il laser è la tecnologia più recente, che permette maggiore sicurezza e precisione con consueguente diminuizione dei rischi.

Per intervenire bisogna sempre aspettare la “maturazione” della cataratta?

La maturazione della cataratta rappresenta l’evoluzione dell’opacità del cristallino, che può determinare diminuzione quantitativa (5/10, 2/10, ecc.) oppure diminuzione della qualità della visione (appannamento, visione sbiadita, diminuzione della visione serale). L’intervento è necessario quando, con l’intervento, si ha un notevole miglioramento della qualità della vita del paziente, che è diversa da soggetto a soggetto.

In caso di cataratta precoce è consigliabile utilizzare un cristallino artificiale con filtro giallo per proteggersi da maculopatie?

Sì, il filtro giallo protegge molto meglio dai raggi ultravioletti e aumenta la difesa della retina da questa forma di radiazione luminosa.

L’ intervento di cataratta è sempre raccomandato o si può anche aspettare?

L’intervento di cataratta va praticato quando è necessario. E’ uno degli interventi più praticati al mondo con elevatissime possibilità di successo. Naturalmente, come tutti gli interventi, ha dei rischi potenziali da valutare e considerare

Quanto dovrebbe rimanere in sede il tubo di silicone dopo l’intervento di Dacriocistorinostomia?

Il tubo in silicone di solito rimanere in situ per 3-6 mesi e a volte fino a 9 mesi, a seconda del tipo di intervento e del livello di ostruzione. In qualche caso si può rimuovere anticipatamente il tubicino per allergia al materiale della protesi o per erosione dei canalini .

Si possono evitare i lavaggi dopo l’intervento di Dacriocistorinostomia?

I lavaggi dopo l’intervento sono molto importanti e vanno eseguiti costantemente nei successivi 6 mesi.

Glaucoma: come si può fare per proteggere la vista?

E’ stato dimostrato che la diagnosi ed il trattamento precoce del glaucoma, praticati prima che insorgano alterazioni visive marcate, rappresentano il modo migliore di tenere sotto controllo la malattia. Pertanto, chiunque presenti uno o più fattori di rischio deve sottoporsi a visite oculistiche periodiche. Se l’oculista ritiene opportuno eseguire una terapia per abbassare la pressione intraoculare, è necessario attenersi rigorosamente alle sue prescrizioni.

E’ utile che i parenti dei pazienti con glaucoma effettuino visite oculistiche regolari.
In presenza di glaucoma o nei casi con eccessivo rischio di sviluppo, verranno prescritte le cure piu’ appropriate per ogni specifico caso clinico.
Nella gestione del glaucoma vengono personalizzate tutte le opzioni terapeutiche e le strategie mirate ad ottimizzare l’ uso dei farmaci e ad incrementare l’ aderenza alla terapia medica.
Si tratta di farmaci , tutti con potenziali effetti collaterali, che vanno modulati sulle caratteristiche cliniche oculari e generali del paziente.
Il Centro, utilizza protocolli di trattamento per studiare caso per caso il reale rapporto costo/ beneficio della terapia, tenendo conto dell’impegno economico del paziente per farmaci spesso non forniti dal Sistema Sanitario Nazionale.

Il Glaucoma è una malattia degli occhi molto frequente?

Si calcola che nel mondo vi siano circa 80 milioni di persone affette. E’ una delle cause più comuni di cecità. I ciechi nel mondo per glaucoma sono circa 10 milioni.

Cos’è il Glaucoma?

Il glaucoma è una malattia che, se diagnosticata in tempo utile, può essere curata e controllata per tutta la vita.
In Italia sono circa un milione le persone malate di glaucoma e la metà non ne è a conoscenza.
Il glaucoma è una malattia esclusivamente oculare, in cui si ha un aumento della pressione interna nell’occhio, che causa, nel tempo, danni permanenti al nervo ottico.
I danni sono:
· riduzione del campo visivo (il campo visivo è la quantità di spazio che l’occhio riesce a inquadrare)
· alterazioni della papilla (la papilla, da non confondere con la pupilla, è l’origine del nervo ottico, visibile osservando il “fondo
oculare”)

La retinopatia diabetica può causare altre malattie oculari?

Sì, ad esempio il glaucoma secondario, la cataratta, il distacco di retina e l’emovitreo.

La degenerazione maculare è ereditaria?

Non direttamente

Il trattamento contro la degenerazione maculare farà migliorare la vista?

No. Serve solo a mantenere la funzione visiva o a rallentarne il peggioramento.

Il trattamento contro la retinopatia diabetica farà migliorare la vista?

No, è provato però che riduca della metà il rischio di subire gravi danni funzionali

La retinopatia diabetica è comune?

La retinopatia è presente nell’80% dei pazienti affetti da diabete da almeno 15 anni.

La degenerazione maculare è comune?

Nelle persone oltre i 65 anni è la causa più frequente di diminuzione irreversibile del virus.