Lettera di una paziente che con delicatezza e sensibilità racconta la sua miopia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Questa comunicazione dimostra, come già evidente nella letteratura scientifica, quanto la miopia sia una disabilità invisibile e molto spesso sottostimata. Le tecniche attuali di  intervento, sia laser che facorefrattiva, permettono di risolvere non solo le problematiche legate alla visione ma anche quelle psicologiche che in molti casi influenzano il neurosviluppo e la vita di relazione.

Un complimento alla paziente per la delicatezza e la sensibilità con la quale ha raccontato la sua vicenda.

Sono miope da quando avevo 5 anni e mezzo.

Alla prima visita oculistica, mamma chiese:“mia figlia guarirà?”.

L’oculista di allora oscillò la testa comprensivo e risoluto:

“no, signora, la miopia è progressiva, sua figlia porterà gli occhiali per tutta la vita”.

Ero una bambina ma mi rimase impressa la reazione di mamma che portò le mani a coprirsi gli occhi e si mise a piangere.

Crescere con gli occhiali negli anni ‘80 era faticoso. Le lenti erano molto spesse, la montatura ti segava il nasino. Alle foto di compleanno, sistematicamente, mamma diceva “togli gli occhiali”.

Eri esclusa da tutti i giochi di strada e nell’ora di educazione fisica non ti sceglieva nessuno in squadra a pallavolo.

Poco male, diventai la classica “secchiona” e nell’ora di sport facevo i compiti ai compagni che preferivano trascorrere il pomeriggio in giro piuttosto che in camera a studiare.

Nel corso degli anni nessuno mi aveva dato speranze, troppi gradi per il laser: non c’è nulla da fare.

Mi sono iscritta in palestra, pratico svariati tipi di sport ma sempre in solitaria e pure nel lavoro ho scelto un ruolo da battitore libero.

Nessuno lo crederebbe, ma la miopia in una bambina lascia tracce sul carattere, sui rapporti umani e influenza tante scelte.

E poi un tentativo.

Ma perché ti arrendi?

Chi è il più bravo?

Il Prof. GARZIONE.

Ed eccomi arrivata a ritentare la fatidica domanda… “È possibile anche per me l’intervento per togliere la miopia?”

Ho vinto le qualificazioni già in studio a Casal Velino Scalo.

E oggi, insieme siamo alle finali.

La coppa è nostra.

Grazie dal profondo del cuore.

G D V