Blefaroplastica: lo specchio dell’anima

blefaroplastica

Sono lo specchio dell’anima ed anche i primi messaggeri del passare del tempo: gli occhi. La vista è uno dei principali segni dell’evoluzione cronologica dell’invecchiamento del viso.

Con il passare del tempo, infatti, le palpebre accumulano borse e pelle in eccesso, dando agli occhi un aspetto stanco e decaduto. Però esiste una soluzione definitiva e naturale che non comporta cambi di espressione, che non fa perdere l’essenza dello sguardo e, talvolta si rivela utile per la vista, in quanto amplia il campo visivo; questa soluzione ha un nome: blefaroplastica.
La blefaroplastica è il procedimento chirurgico che corregge i difetti delle palpebre. Si tratta, in definitiva, di una tecnica di “ringiovanimento che va sempre alla ricerca di un risultato naturale”, afferma il Dr. Federico Garzione,Oculista e Chirurgo Plastico e direttore della clinica Gamma Medica. “Si tratta di arrivare a conseguire la naturalezza e ciò è, giustamente, quello che più è gradito al paziente”, aggiunge “sulle palpebre superiori, non si alza il sopracciglio, bensì si elimina soltanto la pelle in eccesso ”.

Non c’è un’età migliore dell’altra per la blefaroplastica. Di fatto, la comparsa delle borse sotto gli occhi si può verificare a qualunque età, così come è certo che, a mano a mano che i tessuti della zona si rilassano, si accentuano le borse e si nota la presenza di pliche cutanee nella parte superiore. E’ molto importante che ad eseguirla sia un chirurgo specialista in Oftalmoplastica in quanto è assolutamente necessaria una visita dell’occhio sia nella fase preoperatoria che dopo l’intervento.

Un chirurgo specialista anche in Oftalmologia adotta tutti quegli accorgimenti di microchirurgia che determinano un miglior risultato sia funzionale che estetico ed è capace di prevenire qualsiasi complicanza a carico del bulbo oculare. Nel caso delle palpebre superiori, la tecnica chirurgica consiste nell’espiantare la pelle in eccesso, ripristinare la tensione normale del muscolo e, solo se richiesto, eliminare le borse di grasso che sono solite essere più evidenti in entrambe le estremità interne all’occhio.

Le borse delle palpebre inferiori, possono arrivare ad avere una dimensione considerevole. In questo caso, l’intervento può essere realizzato in due modi:

  1. “La più comune è la via transcongiuntivale. E’ consigliata per l’80% dei pazienti e richiede solo il day hospital”, spiega il Dr.Garzione. Consiste nell’effettuare una piccola incisione all’interno della palpebra ed estrarre il grasso attraverso la stessa. Non rimangono cicatrici visibili e non è necessario suturare la ferita. La via transcongiuntivale, inoltre, “permette, se è necessario, di applicare al tempo stesso un trattamento laser che consente di migliorare le rughe della zona. Evitiamo la cicatrice e la paura di cambiare la forma dell’occhio” sottolinea il Dr.Garzione
  2. L’altra opzione è la via esterna, quella classica. E’ adatta ad un 20% dei pazienti che optano per la blefaroplastica e consiste nell’operare un piccolo taglio sotto le ciglia per estrarre le borse di grasso. L’incisione si chiude con una piccola e sottile sutura che si asporta dopo 4 giorni e che, al tempo stesso, mantiene la pelle tesa.

Generalmente, la blefaroplastica necessita di sedazione ed anestesia locale che si inietta solo nella zona interessata dall’intervento. Il paziente, dunque, resta sveglio ma sedato. Solo in rari casi e solo se lo specialista lo reputa conveniente, si può optare per l’anestesia totale, tuttavia, non sentirà alcun tipo di dolore. Gli occhi resteranno protetti da apposita lente a contatto durante tutto l’intervento, perciò il paziente non vedrà né le mani del chirurgo né gli strumenti.

Sia nel caso della via transcongiuntivale che in quello della via esterna, il paziente dovrà proteggere dal sole la zona operata per due mesi. E’ conveniente usare degli occhiali grandi che proteggano anche la zona laterale. I possibili fastidi relativi ai giorni successivi all’intervento, si possono alleviare senza problemi con la medicazione indicata e per la congestione basterà l’applicazione di impacchi freddi varie volte al giorno.

L’unica precauzione importante nei primi giorni, oltre ad evitare il sole, è non toccare la ferita per non danneggiarla o staccare qualche punto di sutura senza volere. Gli ematomi smettono di essere visibili in poco tempo. Ad ogni modo, però, la settimana in cui è stato effettuato l’intervento, il paziente può truccarsi per nascondere eventuali segni.

Generalmente, dopo 24 ore può tornare a guardare la tv, dopo 48 ore può tornare a leggere e tra il quinto e il settimo giorno al lavoro e alla propria vita sociale. Il tutto senza alcun segno dell’intervento, con la vitalità della vista recuperata, la soddisfazione negli occhi ed un eccellente livello di ringiovanimento. Si tratta, quindi, di un intervento sicuro che garantisce risultati naturali e che, inoltre, è molto duraturo.

A cura del dott. Federico Garzione Specialista in Oculistica e Chirurgia Plastica Direttore Scientifico Gamma Medica Roma

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento