La presenza dell’Anestesista durante l’intervento per cataratta: sicurezza e qualità
La presenza dell’Anestesista durante l’intervento per cataratta garantisce la possibilità di un monitoraggio delle funzioni vitali eseguito con competenza e professionalità, nonché una migliore sopportazione della tecnica chirurgica e una significativa riduzione delle complicanze intraoperatorie.
In linea con una tendenza ormai da tempo consolidata in altri paesi, europei e non, anche in Italia stiamo assistendo ad un crescente impiego della chirurgia della cataratta eseguita in regime alternativo al ricovero ospedaliero tradizionale. Questo è evidentemente anche il riflesso di innovazioni tecnologiche che hanno reso possibile l’esecuzione dell’intervento riducendone al minimo l’invasività e rendendolo eseguibile nella gran parte dei casi in anestesia locale o topica. Infatti, si tratta di una microchirurgia che, anche se spesso altamente sofisticata, risulta in genere di breve durata, eseguita ormai nella gran parte in anestesia locoregionale o topica e con minimi risentimenti sistemici data la particolare natura ed ubicazione del bulbo oculare. Nonostante la microchirurgia abbia fatto passi da gigante, le manovre chirurgiche possono scatenare una serie di riflessi, detti vagali, con importanti ripercussioni sul sistema cardiovascolare e respiratorio. Compito dell’Anestesista è quindi quello di prevenire (o comunque farvi fronte tempestivamente, con elevata competenza), eventi avversi. L’Anestesista si occupa del monitoraggio completo e costante di tutte le funzioni vitali del paziente.
La sedazione perioperatoria: garanzia di qualità Durante la mia esperienza pluri decennale in chirurgia oculistica, ho avuto modo di appurare che una sedazione, seppur blanda, del paziente, rende la tecnica chirurgica più gradevole. La presenza dell’Anestesista assicura tecniche di sedazione ormai indispensabili per rendere più confortevole l’intervento.
Alta significatività della visita anestesiologica pre intervento: La maggioranza dei pazienti che si sottopongono a chirurgia della cataratta sono anziani, affetti da patologie concomitanti di altri organi ed apparati che ne complicano la condizione clinica. L’Anestesista è in grado di raccogliere informazioni importanti prima dell’intervento e mediante l’effettuazione di esami di sangue e accertamenti diagnostici, riesce a quantificare il rischio operatorio del paziente ed eventualmente a stabilire una terapia preparatoria all’intervento stesso. Il paziente è quindi preparato all’intervento nelle migliori condizioni possibili.
Il post operatorio: anestesista ulteriore garanzia di sicurezza L’Anestesista, dopo l’intervento, si occupa della sorveglianza (insieme all’infermiere) e della dimissione del paziente, che avviene di concerto con lo specialista Oculista; l’elevata specializzazione dell’Anestesista nel monitorare le funzioni vitali costituisce ulteriore garanzia di qualità e sicurezza. Tutte le società scientifiche (SOI, AAROI, SIAARTI etc.) ritengono necessaria la presenza dell’Anestesista durante l’intervento per cataratta. Studi scientifici comparati mettono in evidenza che la presenza dell’Anestesista dimezza la frequenza delle complicanze intraoperatorie legate all’intervento.
Prof. Federico Garzione
Specialista in Clinica Oculistica e Chirurgia Plastica
Direttore Scientifico Gamma Maedica
Dr. Alberto Leone
Anestesista Responsabile Chirurgia Degenza Breve
Ospedale S.Carlo di Nancy – Roma
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