Lipofilling – Lipostruttura

Il tessuto adiposo ha insite le caratteristiche del filler ideale: disponibile in abbondanza, non immunogenetico, non carcinogenico, poco costoso e dagli studi più recenti biodisponibile a stimolare l’aumento del numero di cellule staminali del tessuto adiposo con la possibilità di fornire cellule capaci di differenziarsi nei tessuti dove sono impiantate, nonché di stimolare il numero di adipoblasti con il fine di fornire cellule capaci di attecchire e moltiplicarsi nel tessuto adiposo.

L’entusiasmo per questa metodica si è scontrato per anni con letteratura scarna per numero e per valore. L’evidenza clinica recentemente è stata corredata da studi scientifici rigorosi sui risultati acquisiti,sulle metodiche di impianto, sulla popolazione cellulare contenuta nel tessuto adiposo e sulle possibilità di selezione cellulare.
Allo stato attuale possiamo affermare che il tessuto adiposo aspirato contiene cellule adipocitarie mature e immature, cellule ematiche, fibroblasti e cellule stromali.
Tra queste cellule sono presenti anche precursori delle cellule mesenchimali staminali: uno studio recentemente pubblicato (Crisan M et al : “A perivascular origin for mesenchymal stem cells in multiple human organs” Cell Stem Cell 2008 Sep 11;3(3):301-13 ) indica nei periciti del tessuto adiposo i veri precursori delle cellule mesenchimali staminali.

Metodica personale
Il candidato al trattamento deve essere informato che la metodica permette di conseguire interessanti risultati, ma che spesso necessita di sedute ripetute al fine do ottenere un risultato massimamente stabile.
Il paziente deve essere consapevole che il trauma iniettivo spesso determina edema che si risolve spontaneamente nei giorni successivi.
Deve essere informato dei pro e contro della metodica e dei potenziali eventi avversi. La procedura deve essere svolta in ambiente idoneo (sala operatoria e condizioni di sterilità) al fine di evitare contaminazioni del tessuto adiposo da trasferire che si traducono inevitabilmente in scarso attecchimento e potenzialmente infezioni.
Prima di iniziare si somministra un antibiotico ad ampio spettro per via iniettiva associato ad antidolorifico non steroideo.
La procedura può essere effettuata in anestesia locale, sedazione o generale a seconda del tipo di intervento.

Infiltrazione
Personalmente prediligo una soluzione composta da fisiologica con mepivacaina 0,5% + adrenalina 1:200.000 evitando la eccessiva tumescenza.

Cannule e siringhe di aspirazione
Prelievo del tessuto adiposo con cannule luer lock da 3 mm prelevando dall’addome e/o altre regioni disponibili.

Isolamento del tessuto adiposo
A seconda dei casi viene utilizzata la gravitazione o la centrifugazione (tecnica di Coleman).

Iniezione
Occorre prestare la massima attenzione alla sterilità: i dettagli possono influire molto sulle possibilità di attecchimento.
Per l’innesto utilizzo cannule di circa 1.5-2 mm per la regione oculare e perioculare Si deve usare la regola del buon senso: minore lo spessore del sottocute da trattare, minore la dimensione delle cannule.

Indicazioni
Il lipofilling è elettivamente indicato nel trattamento nel ringiovanimento del viso e della regione perioculare. Personalmente da circa 2 anni tratto con varianti alla tecnica tradizionale cicatrici perioculari, del viso e del corpo.
Con questa procedura sono state trattate malformazioni congenite, lipodistrofie e problematiche estetiche e funzionali della cavità anoftalmica, patologie post-traumatiche delle palpebre e del bulbo oculare,esiti di causticazioni corneo-congiuntivali.